«se lo Psychedelic Renaissance ha un suo Lorenzo il Magnifico, questi è Amanda Feilding.»
Agnese Codignola, LSD, cit., p.157, UTET, 2018
«Amanda Fielding, contessa di Wmyss e March, erede asburgica e tenutaria di un castello nei dintorni di Oxford, è stata la promotrice di molte iniziative che hanno finito per portare la ricerca su questi temi al risultato più grande finora raggiunto. Tra le sue tante imprese stravaganti, è impossibile non ricordare l'idea (mutuata dal suo amico Joe Mellen e da pratiche tipiche dell'antico Egitto, delle Ande, dei monaci tibetani e di altre culture) di trapanarsi il cranio col fine di espandere la coscienza. Joey Mellen ha esposto le sue ricerche sul tema nel libro Bore Hole, dal cui attacco si capisce anche come poi abbia deciso di metterle in pratica: «Questa è la storia di come mi sono fatto un buco in testa per essere perennemente in botta». Nel 1970, Amanda Feilding si convinse a praticare la trapanazione anche su di sé, riprendendo il tutto nel documentario Hearbeat in the Brain.
Tra '79 e '83 la stravagante nobildonna inglese si candidò due volte al Parlamento: la sua sola proposta era quella di rendere legale e rimborsabile la pratica della trapanazione del cranio.
Nel 1996 la sua attenzione agli stati alterati di coscienza la portò a creare la Foundation to Further Consciousness, che dal 1998 divenne la Beckley Foundation - uno dei centri leader a livello globale per quanto riguarda la ricerca scientifica sulle sostanze psicotrope, tra i cui membri figurano scienziati del calibro di Albert Hofmann e David Nutt, un neuropsicofarmacologo inglese specializzato nella ricerca su farmaci che influenzano il funzionamento del cervello e curano condizioni come dipendenza e ansia. L'attività pluridecennale della Beckley Foundation, tanto sul fronte della ricerca scientifica quanto su quello della lotta al proibizionismo, unita all'attivismo politico di Amanda Feilding fa sì che il «Guardian» nel 2010 la includa tra i personaggi più influenti in ambito scientifico, proprio mentre la sua associazione stava avviando una fruttuosa collaborazione con l'Imperial College di Londra, divenendo tra i più importanti centri di ricerca al mondo sulle sostanze psichedeliche.
A seguito delle ricerche del neuropsicofarmacologo David Nutt, il governo inglese vara lo Psichoactive Substance Act, una nuova durissima legge che vieta in toto “qualunque sostanza per uso umano capace di produrre effetti psicoattivi”.
Il provvedimento è storico per il suo oscurantismo. Sembra la potenziale fine del Rinascimento psichedelico appena cominciato, quando uno dei ricercatori cresciuto alla Beckley Foundation sotto l’ala protettrice di Amanda Feilding e dello stesso David Nutt fa una scoperta destinata a cambiare la storia.
Era il 2012 quando il dottorando David Carhart-Harris si rivolse alla Beckley Foundation.
L’idea di Harris prevedeva di mappare con la tecnologia del brain imaging (un sistema di osservazione che consente di studiare il flusso ematico e il consumo di ossigeno) un cervello sotto l’effetto dell’LSD. Nutt consigliò al ricercatore di cominciare con la psilocibina.
Le conclusioni raggiunte dal giovane ricercatore, pubblicate nel 2014, si mostrarono promettenti e così si decise di procedere con gli stessi esperimenti ma questa volta con l’LSD.
Le immagini presentate al mondo nel 2016 di un cervello che sotto l’effetto di acido lisergico pareva infiammarsi, mostrando connessioni inedite e straordinariamente intense, erano destinate a fare epoca. Fu il battesimo per nuove frontiere nei campi delle neuroscienze e della farmacologia. »
Breve storia universale della psichedelia di Federico di Vita, in La scommessa psichedelica, cit., p.67,68,69, 2020
«..ora che gli psichedelici hanno la strada spianata, la prossima cosa da fare è aprire le porte alla ricerca sulla trapanazione.»
Amanda Feilding intervistata da Brian Rose, London Real, 2015