“Il libro di memorie di Joe Mellen ha raggiunto uno status leggendario...salutato come il prossimo passo nell’evoluzione umana, denunciato come un tragico esempio della sperimentazione di droghe e raccontato all’infinito come un irresistibile aneddoto di alta follia. È diventato il non plus ultra dell’espansione della coscienza, l’estrema punta di diamante degli anni Sessanta psichedelici”. Dall’introduzione di Mike Jay. Bore Hole ci porta in profondità agli albori della controcultura psichedelica del Regno Unito e in una mente che si libera dai confi
ni di un’educazione inglese tradizionale. Viaggiando in Marocco e a Ibiza, per poi tornare alla prima primavera della swinging London, Joe Mellen scopre i piacere dell’hashish, è affascinato dall’intensità visionaria dell’LSD e, dopo aver incontrato il guru olandese della psichedelia Bart Huges, tenta il viaggio di testa definitivo: il bore hole.
“Questa è la storia di come sono finito a farmi un buco in testa per restare per sempre sballato”, Joe Mellen.
- I’ve got a mate who wants to get it done—what should he do?
- I wish I knew. I heard there’s a guy doing it in Mexico for $2,000, and you can get it done in Ecuador and Egypt. There are doctors who will take your money. But we’re talking a lot of money here.
I drilled a hole in my own skull to stay high forever, Vice, by John Doran, February 12, 2016