Transmetropolitan, Warren Ellis, Darick Robertson, Vertigo Comics, New York City, 1997 – 2002


Transmetropolitan
è una grapich novel di 1300 pagine, che segue le vicende del giornalista/scrittore Spider Jerusalem (con ogni probabilità ispirato alla figura di Hunter S. Thompson, gonzo journalist e scrittore di successo autore di Paura e Disgusto a Las Vegas), ritiratosi a vita privata in montagna, ma costretto a tornare nella corrotta città da un contratto firmato cinque anni prima.
L’editore si aspetta che Jerusalem consegni ancora due libri, uno di politica e un qualsiasi altro argomento, e l’unico modo per lui di essere “dentro la notizia” è quello di abbandonare l’isolamento e tuffarsi nelle pieghe purulente di una società ambientata in un futuro distopico, ancorché drammaticamente simile alla realtà che con ogni probabilità Warren percepisce del mondo occidentale odierno.
La prima cosa cui si dedica Spider Jerusalem è la ricerca di un lavoro per potersi mantenere in città mentre scrive i due libri promessi, e per il nostro protagonista lavoro significa ancora una volta giornalismo d’assalto.
Una serie fanta-sociopolitica arrabbiata, cinica, ma in fondo carica di speranza, che si occupa tra le altre cose di prostituzione, corruzione, mutanti, traffico di stupefacenti e politica, in un futuro non abbastanza lontano da impedirci di pensare che possa essere dietro l’angolo.


Transmetropolitan, Warren Ellis, Darick Robertson, Vertigo Comics, New York City, 1997 – 2002